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Prepararsi allo smart working

Mario Massone / Venerdì 19 Ottobre 2012 11:13

Scopi, fattori abilitanti e benefici attesi, senza dimenticare rischi ed ostacoli; cenni su come prepararsi. 

Siamo convinti che non basti porre la siglabicchiere "smart" dinnanzi per ottenere miglioramenti nella vita dei cittadini o delle persone che studiano e lavorano.
Le città, le aziende e le comunità saranno veramente intelligenti solo se le persone che ci vivono si proporranno di essere intelligenti.
Nonostante la crisi renda difficile essere ottimisti, vogliamo pensare di vedere il bicchiere mezzo pieno e di progettare un nuovo spazio di lavoro.

Gli scopi che possono essere evidenziati per predisporre un buon progetto di Smart Working sono così sintetizzabili:

  1. Utente al centro. Puntare su un progetto che sia caratterizzato da un elevato livello di personalizzazione e che possa essere vissuto da tutti come una iniziativa che valorizzi le professionalità.
  2. Scelte organizzative. Avere obiettivi chiari e condivisi per quanto riguarda la responsabilizzazione dei collaboratori e la possibilità di empowerment.
  3. Tecnologie evolute. Disporre di sistemi e soluzioni che attivino collaborazioni e comunicazioni unificate e pervasive – come diffusione e utilizzo - per l'azienda e la sua filiera.

I fattori che abilitano un progetto di smart working sono riconducibili alla seguente classificazione:
- cultura manageriale e stile di leadership
- processi, regole e procedure aziendali
- spazi di lavoro, edifici e layout degli ambienti, da quelli domestici a quelli condivisi in ufficio
- tecnologie abilitanti, modelli soluzioni architettarli, terminali e applicazioni

Ogni progetto di smart working si regge su alcuni benefici attesi.
In particolare devono essere riscontrabili minori costi operativi per l'organizzazione, che può anche beneficiare di maggiore produttività ed efficacia per le attività svolte.
Grazie alla flessibilità organizzativa che caratterizza il progetto, é altresì importante che risulti un bilancio positivo tra la vita privata di ciascun collaboratore e la sua vita lavorativa.
Infine si dovrà riscontrare un incremento della motivazione personale e del clima aziendale nel suo complesso.

In questa prima analisi non sono stati presi in esame i possibili rischi di un progetto di smart working, ad esempio i vincoli sidacali.
A tal proposito, si evidenzia come l'attuale trend, che sembra caratterizzare il mondo del lavoro con la diffusione della contrattazione di secondo livello, potrebbe ridurre gli ostacoli a questa evoluzione. Riprenderemo questi aspetti.

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Ultimo aggiornamento Martedì 23 Ottobre 2012 11:03