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Le comunicazioni nella Sanità

Venerdì 11 Novembre 2016 12:56

Un'indagine prodotta da Netics sul tema “UCC in sanità” evidenzia come la tecnologia in ospedale e in ambienti sanitari possa migliorare le comunicazioni e la qualità del servizio aiutando il lavoro degli operatori, medici ed infermieri.

In occasione dell'intervento Mitel, tenutosi ieri durante S@lute 2016, il forum dell'innovazione per la salute, Paolo Colli Franzone, Direttore Generale di Netics, ha presentato gli interessanti risultati di una indagine condotta sul tema "Unified Communication & Collaboration in Sanità. Verso lo Smart Work".
L'indagine, che ha coinvolto nell'estate del 2016 oltre 500 fra medici e infermieri in tutta Italia, ha evidenziato la necessità in ambito sanitario di comunicazioni veloci e semplici per migliorare il servizio. Inoltre, sono stati intervistati 22 CIO di altrettante aziende sanitarie o ospedaliere italiane.

Shadow IT
E’ stata rilevata la sensibilità dei CIO rispetto allo shadow IT, ossia l'utilizzo di servizi e soluzioni IT non riconosciute o approvate dal sistema informativo aziendale.ospedali1Lo shadow IT è presente – secondo gli intervistati – per un 68% dei casi negli ospedali. Viene considerato un forte elemento di rischio soprattutto in termini di minacce alla sicurezza e all’integrità dei dati gestiti dal sistema informativo ospedaliero.
Tuttavia, non tutti i CIO hanno l’esatta percezione di quanto le soluzioni UCC possano configurarsi come loro “alleate” nelle azioni di contrasto allo Shadow IT, sostituendosi di fatto a strumenti di chat (Whatsapp e Facebook), oppure Skype (vedere immagine a destra).

Ospedale oggi
Sia i medici sia gli infermieri intervistati hanno manifestato una conoscenza, seppure certamente superficiale, delle tecnologie di UC e un alto interesse nei loro confronti.
Più del 75% degli intervistati ritiene che le piattaforme di UCC siano potenzialmente utili o molto utili in contesti di comunicazione multidisciplinare.

ospedale2Nelle strutture ospedaliere, l'aspetto relativo alla velocità dei collegamenti, intesa come capacità di entrare in contatto con una singola persona o con un gruppo di persone, assume una rilevanza fondamentale.
Stando alle dichiarazioni degli operatori sanitari intervistati, almeno il 10% del tempo lavorativo quotidiano viene speso nel "cercare persone" o "farsi trovare da persone". In casi particolari, ad esempio nelle segreterie di reparto, nelle sale operatorie e nelle strutture di pronto soccorso, questo valore sale al 16%: numeri rilevanti, soprattutto se si pensa che dalla velocità di reperimento di persone possono dipendere salute e vite umane.
Lo strumento principale utilizzato per la ricerca e la comunicazione coi colleghi è il telefono, usato in coppia con cercapersone e/o telefoni cellulari in dotazione al personale. La situazione peggiora nettamente quando è necessario condividere informazioni, dati o immagini.
Le funzionalità tipiche di una piattaforma di UCC sono considerate utili dal 78% dei rispondenti: l’evitare sprechi di tempo, soprattutto in contesti di Emergenza/Urgenza, viene considerata ad elevato valore (tavola a destra).ospedali3Negli ospedali italiani sono praticamente ancora assenti soluzioni UCC e anche l'uso di tablet e smartphone risulta limitato.

Ospedale domani
Le soluzioni UCC sarebbero in grado di aumentare in misura considerevole la produttività e l'efficienza/efficacia delle prestazioni erogate in un contesto ospedaliero e di integrazione ospedale/territorio.
Tutti gli operatori a vario titolo coinvolti nella quotidianità ospedaliera e territoriale, laddove muniti di risorse elaborative, possono "trovarsi" istantaneamente e altrettanto istantaneamente riescono non solamente a "conversare", ma anche a condividere informazioni, dati più o meno strutturati ed elementi multimediali.
In molti casi questa possibilità rende inutili spostamenti di persone, incrementando considerevolmente la produttività e i tempi di reazione a fronte di un qualsiasi evento.

"I nuovi modelli di diagnosi, terapia e cura e l'integrazione ospedale/territorio rendono sempre più di attualità il tema delle "Mobile Healthcare Platforms" - ha dichiarato Fabio Pettinari, Country Marketing Director di Mitel - e medici e altri operatori sanitari lavoreranno sempre di più in situazioni di mobilità e di collaborazione, dove l'elemento fondamentale diventa il "comunicare velocemente e in tutta sicurezza. Noi di Mitel lavoriamo in sinergia con gli ospedali e gli operatori sanitari per offrire servizi sempre più performanti e veloci, che aiutino a migliorare e semplificare la comunicazione in ogni situazione".
mitellogo

bullet arancio Se siete interessati a consultare la ricerca
"Unified Communication & Collaboration in Sanità. Verso lo Smart Work"
richiedetela alla Segreteria del Forum UCC+Social via e-mail: info@forum-ucc.it

Ultimo aggiornamento Venerdì 11 Novembre 2016 18:41