Il fenomeno BYOD (Bring Your Own Device), specie in Italia, sta trasformando gli ambienti di lavoro. La più grande sfida per il top management è, ora, capire come gestire al meglio tutti i vari dispositivi, in particolare smartphone e tablet.

È importante assicurare che la strategia di mobilità aziendale preveda policy chiare e specifiche per il BYOD, definendo nei dettagli come gestire in modo efficace e proteggere i dispositivi personali evitando, nel contempo, un aggravio dei costi di utilizzo della rete.

Con le giuste policy, le aziende saranno in grado di godere dei numerosi vantaggi del BYOD:

• attrarre e trattenere i migliori talenti,
• migliorare la produttività dei lavoratori
• assicurare agli addetti una mobilità realmente globale, con loro maggiore soddisfazione,
• ridurre anche i costi per l'IT.

Cresce, in generale, la consapevolezza che le aziende possono beneficiare dei vantaggi garantiti da una maggiore produttività della forza lavoro se consentono ai dipendenti e ai collaboratori di avere un certo margine di scelta nella tecnologia che utilizzano e nel livello di mobilità a loro disposizione.
In funzione delle specificità di un'organizzazione, devono essere stabiliti parametri chiari sui livelli di scelta, ad esempio prevedendo una rosa più o meno ampia di sistemi operativi o marche di device supportate, perché non è possibile lasciare la più ampia libertà. Questa, infatti, comporterebbe un aumento indiscriminato dei costi di gestione, rendendo di fatto antieconomico il supporto delle politiche BYOD in azienda.
È importante, però, tenere in conto le piattaforme che meglio si adattano a supportare gli stili di lavoro individuali, in quanto queste solo le sole in grado di assicurare dei vantaggi in termini di una maggiore efficienza della forza lavoro.

Leggere il white paper "Il BYOD spiegato" a cura di 01net.