Le alleanze di questi mesi nel settore dello UCC diventano sempre più agguerrite per offrire da un lato soluzioni "end-to-end" complete, competitive e semplici da gestire e al tempo stesso fare in modo di guadagnare in breve tempo "market share" su un segmento di mercato che promette opportunità di crescita e investimenti, quello UCC.

In occasione del Voicecon in Orlando IBM e Shoretel hanno presentato la nuova soluzione integrata di UC&C,  pensata per il mercato SMB (scala sino a 500 utenti) integra in una sola "appliance" tutte le funzioanlità di UC&C (email, security, presence, istant messaging, ip telephony) impiegando il client IBM Lotus Sametime come interfaccia di utente.
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Ad HP proprio non è piaciuto l'accordo di Cisco con VMWare e EMC per aggredire il mercato del data center, e tantomeno a Polycom ex-alleato di Cisco avere scoperto le reali intenzioni del partner sul mercato della comunicazione visuale. Pertanto dopo l'alleanza strategica con Microsoft dello scorso anno sia da parte di HP che di Polycom, lo scorso lunedì a Londra si è rafforzato e consolidato l'accordo tra HP e Polycom per creare sinergia nella proposizione e nello sviluppo di soluzioni di comunicazione visuale unificata, offerta che all'interno della suite di unified collaboration & communication è la componente destinata ad una maggiore crescita e ad una maggiore innovazione nei prossimi anni.
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Le cause principali:
-         La scarsa cultura digitale degli italiani
-         La scolarità limitata
-         Libri e giornali letti meno che altrove
-         Una infrastrutturale tecnologica non all’avanguardia
-         Il digital divide territoriale
-         Prevenzioni politiche, es. “Internet è di sinistra” e non va supportata più di tanto
-         Una classe politica che teme Internet e quando non la teme non sa come utilizzarla
-         L’elevata età media degli italiani
-         Le PMI italiane che non capisco le potenzialità della rete
-         Una classe docente anziana
-         Le difficoltà di ricambio generazionale delle élites economiche e politiche
-         Le banche che non finanziano innovazione ma l’industria tradizionale
-         Le politiche pubbliche che offrono poco supporto alle start up
-         Facebook che è un social network di successo ma non è una occasione di business

Queste sono le considerazioni che ho raccolto di recente.
Cosa é stato dimenticato? E’ possibile pensare a qualcosa di positivo?

Il mondo industriale mostra un atteggiamento di cautela e di attesa di fronte alla congiuntura economica. Le aziende cercano di riposizionarsi sul mercato, rivedendo budget di spesa e di investimenti alla luce di una possibile contrazione delle attività. Tagli alla produzione, alla formazione e alle promozioni commerciali ma non ai servizi legati alla customer satisfaction. Al via i progetti di riammodernamento di alcuni grandi gruppi. leggere