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SN: strategie e linee guida (seconda parte)

Mario Massone / Lunedì 04 Novembre 2013 11:15

Seguono altre considerazioni tratte dalle attività svolte dai gruppi di lavoro che hanno partecipato alla "Giornata Giovani CMMC". In particolare si riportano alcuni suggerimenti per gestire le comunicazioni di messaggistica istantanea, instant messaging.

bullet-arancio Per gestire le chat
(fonte: Datacontact – Relazione Giornata Giovani ottobre 2013)

In chat non si può avere un linguaggio formale, ma si può curare il linguaggio con delle piccole regole che trasmettono il rispetto reciproco tra gli interlocutori della chat.giornata2013 pic

1. La chat è pubblica, non scrivere ciò che non vuoi venga letto da altri.
Non portare in chat un dibattito privato o una conversazione privata, specialmente se polemica. Le sessioni di chat vengono pubblicate automaticamente e la Redazione si riserva di eliminare quelle non utili per la condivisione.

2. Rileggi ciò che scrivi.
Fai attenzione al tono che usi, a volte la velocità con cui si scrive in chat può creare fraintendimenti.

3. Rileggi prima di reagire.
Cerca di capire il vero tono del tuo interlocutore e prima di opporti casomai chiedi Chiarimenti.

4. Rispetta le opinioni degli altri e pensa prima di reagire.
Eventualmente sposta la discussione in un ambito privato.

5. Rispetta la privacy.
Non scrivere informazioni personali su te o sugli altri e non citare "in pubblico" messaggi privati senza il consenso di chi li ha scritti.

6. Dai sempre un feedback all'interlocutore.
Non fare monologhi:

  • CON IL MAIUSCOLO URLI
  • Con *l'asterisco* o _l'underscore_ evidenzi una parola
  • Con i puntini di sospensione fai capire che ci sono altre cose da dire...
  • Per indicare qualcuno basta anteporre la @ prima del nome.

7. Usa testi brevi e quindi tendi a spezzare i testi su più messaggi in caso di comunicazioni più lunghe/ consistenti

8. Utilizza segnali espliciti per segnalare la presa di turno in modo da rispettare il flusso della comunicazione

  • se fai una domanda stai cedendo il turno (es: Avete delle domande?)
  • se usi i puntini di sospensione stai continuando il turno (es: Vorrei aggiungere una cosa ...)
  • se vuoi prendere il turno, anticipa la tua presenza e poi intervieni (es: Vorrei dire una cosa ...)

9. Adotta il linguaggio della chat.
Privilegia quindi abbreviazioni per essere più immediato e diretto ma anche emoticons e vocalizzazioni per contestualizzare meglio il tuo pensiero contribuendo ad identificare lo stato emotivo

Queste sono le linee guida che i "giovani" del gruppo di Datacontact hanno prodotto per suggerire una corretta gestione delle chat.

bullet-arancio Integrare e misurare

Prima di concludere queste "linee guida", si richiama l'attenzione su due aspetti essenziali per il successo di un SN aziendale.

1). I social devono essere ben integrati con gli strumenti di unified communication e collaboration dell'azienda per agevolarne l'impiego nelle attività che richiedono forme di collaborazione particolarmente spinta tra addetti, anche se appartenenti ad unità funzionali diverse.

2). Si ricorda che vanno sempre curate le informazioni relative all'impiego del SN aziendale. Si tratta di informazioni indispensabili per le azioni da intraprendere: per stimolare gli utilizzi più opportuni e/o per rettificare gli impieghi non corretti.

SN: strategie e linee guida  (seconda parte)
Seguono le considerazioni tratte dalle attività svolte dai gruppi di lavoro che hanno partecipato alla “Giornata Giovani CMMC”.  In particolare si riportano alcuni suggerimenti per gestire le chat.  



 



P
er gestire le chat

(fonte Datacontact – Relazione Giornata Giovani ottobre 2013)

 

In chat non si può avere un linguaggio formale ma si può curare il linguaggio con delle piccole regole che trasmettono il rispetto reciproco tra gli interlocutori della chat.

1.La chat è pubblica, non scrivere ciò che non vuoi venga letto da altri. Non portare in chat un dibattito privato o una conversazione privata, specialmente se polemica. Le sessioni di chat vengono pubblicate automaticamente e la Redazione si riserva di eliminare quelle non utili per la condivisione.

2.Rileggi ciò che scrivi. Fai attenzione al tono che usi, a volte la velocità con cui si scrive in chat può creare fraintendimenti.

3.Rileggi prima di reagire. Cerca di capire il vero tono del tuo interlocutore e prima di opporti casomai chiedi Chiarimenti.

4.Rispetta le opinioni degli altri e pensa prima di reagire; eventualmente sposta la discussione in un ambito privato. 

5.Rispetta la privacy. Non scrivere informazioni personali su te o sugli altri e non citare "in pubblico" messaggi privati senza il consenso di chi li ha scritti. 

6.Dai sempre un feedback all'interlocutore. Non fare monologhi:

•CON IL MAIUSCOLO URLI

•Con *l'asterisco* o _l'underscore_ evidenzi una parola

•Con i puntini di sospensione fai capire che ci sono altre cose da dire…

•Per indicare qualcuno basta anteporre la @ prima del nome

7.Usa testi brevi e quindi tendi a spezzare i testi su più messaggi in caso di comunicazioni più lunghe/ consistenti

8.Utilizza segnali espliciti per segnalare la presa di turno in modo da rispettare il flusso della comunicazione

•Se facci una domanda stai cedendo il turno (es: <Michela> Avete delle domande?)

•Se usi i puntini di sospensione stai continuando il turno (es: <Michela> vorrei aggiungere una cosa …)

•Se vuoi prendere il turno, anticipa la tua presenza e poi intervieni (es: <Michela> vorrei dire una cosa …)

9.Adotta il linguaggio della chat: privilegia quindi abbreviazioni per essere più immediato e diretto ma anche emoticons e vocalizzazioni per contestualizzare meglio il tuo pensiero contribuendo ad identificare lo stato emotivo

 

Integrare e misurare
I social devono essere ben integrati con gli strumenti di unified communication e collaboration dell’azienda per agevolarne l’impiego nelle attività che richiedono forme di collaborazione particolarmente spinta tra addetti, anche se appartenenti ad unità funzionali diverse.
Si ricorda che vanno sempre curate le informazioni relative all’impiego del SN aziendale. Si tratta di informazioni indispensabili per le azioni da intraprendere: per stimolare gli utilizzi più opportuni e/o per rettificare impieghi non corretti.  
Ultimo aggiornamento Martedì 05 Novembre 2013 08:45