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Fare per crescere

Mercoledì 16 Settembre 2015 11:00

Abbiamo analizzato gli attori e i fattori che remano a favore e quelli che si oppongono allo sviluppo, distinguendo tra il mercato della Unified Communication e quello della Social Collaboration. Per capire meglio le azioni da intraprendere.

Una precedente analisi ci aveva consentito di individuare i pro e i contro esposti in questo ordine di importanza.

Chi promuove meglio i nuovi servizi UCC+Social
  1. Fornitori IT e TLC
  2. Consulenti
  3. Clienti e Partner
  4. Funzioni aziendali
  5. Associazioni e Università
pro

Chi frena di più l’innovazione UCC+Social

  1. Impegno non prioritario del Top
  2. Budget allocato non adeguato
  3. Banda per connettività non sufficiente
  4. Competenze non adeguate
  5. Scarso impegno dell’IT
 contro

I risultati della nuova indagine sono più puntuali e permettono di individuare le azioni che é opportuno, ciascuno nel proprio ruolo, intraprendere.

bullet arancio Cosa frena l'innovazione di Unified Communication.
Alla domanda: quale aspetto oggi frena di più l’introduzione di nuove soluzioni di Unified Communication nella sua azienda?
Le risposte hanno evidenziato come sia soprattutto la situazione in cui il Management non è coinvolto a rappresentare il problema.
Anche la mancata disponibilità di budget può essere dovuta al fatto che l’investimento in UC non venga affrontato dalla direzione aziendale.
La sensibilità dei Responsabili sul tema UC sembra diminuire man mano che cresce la convinzione che la tecnologia non sia così prioritaria nella fase decisionale. Tale convinzione va modificata: serve più education UC in azienda.
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Cosa frena l'innovazione di Social Collaboration.

Alla domanda: quale aspetto oggi frena di più l’introduzione di nuove soluzioni di Social Collaboration nella sua azienda?
Le risposte del sondaggio si concentrano soprattutto sul fatto che l’organizzazione non è giudicata pronta per tale innovazione.
Significa che occorre fare un salto culturale, ovvero cercare di cambiare alcune regole consolidate nella relazione tra controllo/sanzione e delega/responsabilizzazione.
Ma può anche voler dire che non sono stati ancora chiariti aspetti più operativi, ad esempio relativi alla gestione del BYOD o alla autonomia di budget IT per alcune funzioni aziendali.
L’indicazione al secondo posto della carenza nel coinvolgimento del Top Management va individuata proprio sui suddetti aspetti: servono decisioni sia strategiche che operative per introdurre bene le innovazioni di SC.
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Chi promuove Unified Communication

Alla domanda: quale attore esterno alla sua azienda svolge un ruolo prioritario per l’introduzione di nuove soluzioni di Unified Communication nella sua organizzazione?
Le risposte riguardano principalmente il "fornitore ICT", anche se il mercato richiede maggior competenze su telco fonia-dati e, nei casi di soluzioni cloud e ibride, anche capacità di assessment della rete prima di iniziare un progetto UC.
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Chi promuove Social Collaboration

A questa domanda: quale attore esterno alla sua azienda svolge un ruolo prioritario per l’introduzione di nuove soluzioni di Social Collaboration nella sua organizzazione?
Anche in tal caso il "fornitore ICT" è al primo posto, ma sale al secondo la scelta sul "consulente". Questo perché si ritiene prioritario un intervento sulla organizzazione e gestione dell’azienda.
Importante é il ruolo di promozione assegnato a "referenze di aziende clienti o fornitrici". Ciò rende più completo e credibile il messaggio delle sociatà dell'offerta ICT, soprattutto razie alla possibilità di fare benchmarking. 
Nel caso delle filiere di settore, con varie aziende che collaborano tra di loro, vanno valutate competenze e modalità che permettano di sfruttare al meglio tutti i nuovi servizi resi disponibili dalle tecnologie di SC.
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Certe innovazioni, che interessano la flessibilità del lavoro, possono essere introdotte solo se:

  • si ha fiducia e autonomia nelle relazioni tra i collaboratori
  • la presenza sul luogo di lavoro è secondaria rispetto agli obiettivi
  • i responsabili conoscono molto bene i collaboratori
  • lavoratori, manager e top sono convinti dell'utilità dell'innovazione.

Unified Communication e Social Collaboration non devono essere per forza alla moda per consentire innovazioni utili alle aziende. Anzi, è meglio non disperdere i percorsi decisionali e puntare su soluzioni di esigenze concrete.

Ultimo aggiornamento Venerdì 18 Settembre 2015 10:04