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Il tempo, variabile critica

Venerdì 08 Luglio 2016 10:31

L’innovazione tecnologica è pronta e spesso richiede investimenti accettabili. Ma sono altri gli aspetti su cui bisogna focalizzare la propria attenzione, tra questi il tempo (non quello atmosferico), nelle sue varie implicazioni, incluso il tempo entro il quale si riesce a cambiare leadership.

“By 2018, one third of the top 20 in every industry will be disrupted by digitally transformed competitors” (Frank Gens, Chief Analyst IDC).
Ma digitalizzazione significa anche rivalutare le risorse umane e, soprattutto, liberare la fantasia delle persone.

In giro vedo un gran movimento di consulenza direzionale che si esprime con terminologie tutte centrate sulla trasformazione digitale.
Io penso che bisogna promuovere il "fare mentre si apprende”.
Le aziende tradizionali, ovvero la stragrande maggioranza, devono cambiare in corsa.
E questo è per molti versi più difficile se confrontato con la situazione delle aziende che da poco sono sul mercato e possono subito adottare nuovi modelli.
Perché più difficile?
Perché è complesso valorizzare le persone presenti nell’organizzazione facendole collaborare con quelle più giovani, in un’ottica di scambio ottimale tra esperienza aziendale e digitalizzazione nativa.
Perché bisogna gestire i sistemi legacy e progressivamente farli convivere con nuove piattaforme, spesso fornite in cloud, che vivono di servizi e competenze nuove.
Perché le resistenze maggiori si riscontrano nei processi di relazione con i mercati, cioè dove ancora si è increduli nel pensare che certe modalità di vendita siano sostituibili.
E’ un momento molto delicato.tempo

L’innovazione tecnologica è pronta e spesso, di per sé richiede investimenti accettabili, ma sono altri gli aspetti su cui bisogna focalizzare la propria attenzione.
Ad esempio, l’impiego di una componente di automazione, come la realizzazione di una APP mobile o l’uso di tecnologie di riconoscimento del parlato richiedono pre-analisi, a volte lunghe e complesse, delle esigenze e delle possibili reazioni dei clienti.
Si potrà notare che tutto ciò non è una novità, ma è il tempo la nuova variabile da considerare.
Intendo il tempo che un cliente ci rende disponibile per svolgere la nuova operazione che gli stiamo chiedendo, in cambio di una soluzione che dovrà essere più semplice, affidabile e piacevole.
Poi esiste sempre lo spazio temporale di cui disponiamo, prima che la nostra innovazione sia ancora da considerare una novità competitiva sul mercato.
Il tempo è una variabile scarsa e lo sarà ancora di più.
Il tempo si confronterà con il raggiungimento di un obiettivo condiviso. Condiviso all’interno di un ecosistema, dove vivono attori con logiche diverse da quelle dell’attuale filiera del business.
Ma, se la nuova esperienza condivisa da questi attori funziona, essa è in grado di produrre importanti effetti per ciò che riguarda la personalizzazione dei servizi/prodotti e per fare in modo che tale personalizzazione sia adattata in tempo reale alle esperienze del cliente nel suo viaggio durante la relazione.applewatch
Altro aspetto importante é il momento (e il canale) in cui formulare la proposta personalizzata al cliente, fa parte di una scelta di tempo nell’ambito del disegno del viaggio di relazione.
La competizione si creerà sulla varietà dei punti di contatto e sulla possibilità di proporre al cliente una esperienza unica, coinvolgente, piacevole, anticipando le sue esigenze.
L’uso intelligente del tempo sarà fondamentale per il successo della nuova organizzazione digitale.

Ma ritorniamo alla nostra considerazione di apertura: una trasformazione digitale serve veramente se contribuisce a liberare fantasia nell’organizzazione.
Allora, come far convivere tale esigenza con la “scarsità di tempo” oggi presente nelle organizzazioni?
Come si agirà sul mercato così si dovrà agire nelle organizzazioni: i comportamenti si adatteranno in relazione ai riscontri che si avranno in conseguenza di decisioni prese in condivisione. Si guadagnerà tempo in quanto non serviranno molte regole, si ridurranno i compiti ripetitivi e ci si potrà dedicare alla creazione di nuovo entusiasmo creativo.
Quanto tempo occorrerà per diffondere e rendere operativi questi modelli di leadership nelle nostre aziende?

M.M.
luglio 2016


 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 13 Luglio 2016 18:42