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 Ultima analisi di benchmark in merito ai servizi pubblici on-line erogati dai principali Paesi europei, che dal 2001 viene effettuata per conto della European Commission Directorate General for Information Society and Media e che delinea i progressi dell’eGovernment nella UE. 
Quest’ultima misurazione evidenzia un incremento nella disponibilità e nella sofisticazione di servizi on-line in Europa, anche se molti rimangono ancora sottoutilizzati.
  L’Italia evidenzia ancora un utilizzo di Internet e un accesso alla banda larga relativamente bassi con un impatto sull’accesso e sull’uso dei servizi di eGovernment.  Nel complesso l’Italia rimane una nazione con prestazioni medie per la maggior parte degli indicatori dell’eGovernment.  Si è impegnata in una strategia completa e ambiziosa di riforma amministrativa, mettendo l’eGovernment al centro. L’eGovernment viene esplicitamente identificato come modo per migliorare l’efficienza e la facilità di fruizione del governo per il cliente, per rafforzare la coerenza tra tutti i livelli di governo e per sviluppare servizi condivisi.  Nel definire la propria strategia, l’Italia si è allineata alle strutture della politica europea come eEurope e i2010.  Una caratteristiche tipica del suo approccio all’eGovernment è la scelta di fornire un solido supporto legale all’eGovernment per garantirne la conformità. L’Italia contribuisce attivamente ai progetti e ai programmi UE. 
 
  
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  Fonte: CAPGEMINI, RAND EUROPE, IDC, SOGETI E DTI
 
  
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