L'esperienza dell'utilizzatore (UE) é ancora un concetto che ha definizioni diverse. La mancanza di una definizione condivisa può confondere i clienti di un servizio di UCC, indebolisce l'efficacia della ricerca e rende più complessa la gestione della stessa UE.
Secondo un rapporto Forrester, "migliorare l’esperienza dell’utente può significare aumentare il fatturato e la soddisfazione del cliente riducendo i costi". Uno studio di Gartner ha concluso che "la soddisfazione del cliente può aumentare del 40% applicando adeguate metodologie di analisi e progettazione. Tra le aziende che hanno utilizzato alcuni metodi atti a facilitare l’impiego delle tecnologie, risulta che il 72% ha segnalato che questi metodi avevano un impatto significativo sullo sviluppo dei servizi e l’82% ha riferito che gli stessi metodi avevano migliorato la facilità d'uso dei servizi attivati nelle loro organizzazioni". Secondo IDC, "mai come ora la qualità della “user experience” è stata così importante nel determinare l’evoluzione degli standard tecnologici a livello infrastrutturale, fino a condizionare le scelte strategiche degli operatori del mercato ICT". Un approccio UE si basa su: 1) ampliamento del campione, in modo da includere l'esperienza di più utenti impiegati in vari ruoli 2) una più rigorosa analisi e progettazione di tutti gli aspetti della esperienza degli utenti relativi all’intero ciclo di relazione.
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Inoltre occorre tener conto del fatto che la UE va via via estesa ai vari attori che fanno parte della filiera di una impresa.
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