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Buone pratiche

Giovedì 01 Dicembre 2011 10:27

”Five Best Practices for Unified Communications”: questo white paper di AT&T riporta gli elementi che contraddistinguono il successo di implementazioni UC, pratiche di base e di buon senso.

Le aziende che hanno adottato UC evidenziano che i casi di successo hanno le seguenti caratteristiche:
sono spesso ispirati dall’IT, ma sono sempre guidati da chiare esigenze delle funzioni aziendali; quindi non si tratta solo di una questione di installazione dell'infrastruttura;
• sono ben supportati dalle architetture esistenti, e la loro complessità è riconosciuta; i programmi hanno successo quando sono supportati da piani dettagliati per la gestione sia tecnica che del cambiamento organizzativo.

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Le aziende che stanno realizzando un valore dai loro programmi UC ci sono riuscite perché hanno seguito alcune pratiche di base e di buon senso.
Le cinque buone pratiche da considerare sono le seguenti:

  • 1. Definire una strategia che permetta di aumentare il ROI
    UC dipende dalla capacità della rete, dalla convergenza della rete e delle applicazioni, dall’integrazione degli accessi wired e wireless. Implica anche una miscela di funzioni software e hardware, lasciando la maggior parte delle aziende con una soluzione multi-vendor. Gestire l'integrazione di diversi strumenti di comunicazione ed affrontare i relativi programmi di riqualificazione comporta una transizione complessa. Sviluppare la giusta strategia richiede una visione a lungo termine, così come una comprensione delle sfide a breve termine.
  • 2. Preparare un'adeguata pianificazione
    Una tabella di marcia chiara per un'implementazione di UC può aiutare le aziende a gestire le aspettative ed essere sicuri che i tempi si rispettino. Si dovrebbe riconoscere che UC non è un solo hw+sw, ma comprende iniziative volte ad assicurare l’accettazione da parte dell'utente finale. Il piano dovrebbe anche considerare la possibilità di esternalizzare alcuni servizi di base, in modo che le risorse aziendali si possano concentrare sulle applicazioni strategiche dell’UC.
  • 3. Allineare i requisiti tecnici e funzionali
    Pianificare una migrazione graduale in grado di massimizzare il valore degli investimenti esistenti in applicazioni, messaggistica, voce e altre infrastrutture di supporto.
    La pianificazione della migrazione UC dovrebbe anche considerare la nuova generazione di architetture a servizi, come IP Multimedia Subsystem (IMS).
  • 4. Individuare il corretto campione per il programma UC
    Alcuni programmi emergono dal’IT e cercano di introdurre nuove funzionalità. Altri programmi possono emergere da unità di business che cercano di stabilire le funzionalità UC atte a sostenere un nuovo prodotto o un nuovo servizio. Indipendentemente dal campione, ci deve essere un piano di integrazione ben sviluppato con un livello realistico di finanziamento.
  • 5. Creare Team interfunzionali
    Questi gruppi supportano la gestione della fase di attuazione, possono contribuire ad affrontare la complessità di un ambiente che include parti diverse e possono sviluppare una metodologia per l'implementazione e l'introduzione.
    Gruppi interfunzionali possono essere estremamente utili quando si tratta di comunicare i benefici in tutta l'organizzazione, oltre che a clienti, partner e fornitori.

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Ultimo aggiornamento Martedì 06 Dicembre 2011 10:07