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UCC esteso al mobile

Mercoledì 10 Luglio 2013 08:09

A causa dell'effetto BYOD, ma soprattutto per la crescente mobilità del personale, l'acceso ai principali applicativi e data base aziendali deve essere garantito in qualsiasi momento e in ogni luogo. La stragrande maggioranza delle aziende si trova in queste condizioni e deve decidere come estendere le applicazioni UCC sui device mobili.

Le aziende devono pianificare spese per gli aggiornamenti delle LAN wireless, per le licenze, per la gestione dei dispositivi mobili e delle applicazioni dedicate alla mobilità, per piattaforme di provisioning, la manutenzione e la sicurezza . In molte organizzazioni la possibilità di garantire a tutti i collaboratori l'accesso alle applicazioni UCC da mobile non è possibile, anzi, occorre definire i criteri per decidere a chi destinare tali servizi e a chi no (o solo in parte).

Le scelte
L'approccio tipico seguito dai responsabili IT consiste nel collaborare con i direttori delle linee di business per definire i profili dei lavoratori. Un lavoratore esterno che passa poco tempo in ufficio, ma che deve collaborare con i colleghi, ovunque egli sia, è un candidato ideale per l'azienda che intende supportare lo sviluppo di UCC mobile. Mentre un operatore di contact center, che lavora in base ad un turno fisso all'interno di una struttura, o un dipendente a cui non è richiesta la reperibilità, ovvero non ha bisogno di essere raggiunto quando è fuori dall'ufficio, questi sono casi a cui non è applicabile il programma UCC mobile.mobilecrm

La creazione di tali profili può essere complessa per via dei cambiamenti di organico. Gestire le assegnazioni di ruolo richiede conoscenze amministrative. In alcuni casi, i costi di sviluppo e gestione dei profili in un'organizzazione in rapida evoluzione non giustificano tale attività. Pertanto si consiglia di ridurre al minimo le tipologie di ruoli da seguire.

Dopo la creazione dei profili bisogna determinare a quali applicazioni ogni profilo può accedere e chi paga. Un lavoratore esterno, spesso in viaggio, può richiedere l'accesso ad una gamma completa di applicazioni aziendali UCC con i piani tariffari dati e voce rimborsati dalla società, mentre per un direttore di filiale può bastare l'accesso alla posta elettronica ed un numero unico, ma potrebbe non essere necessaria la fornitura di conferenza via web, di strumenti social o video. Per la ripartizione dei costi tra le unità di business bisogna stabilire appositi piani di rimborso e come trattare le eccezioni.

Controllo dell'uso
Con l'adozione di sistemi MDM - mobile device management e MAM - mobile application management é possibile controllare quali servizi vengono forniti, quanti e come sono utilizzati i dati e quali eventuali limitazioni riguardano l'utilizzo di applicazioni su reti dati cellulari. Un'azienda, per esempio, può decidere di limitare l'uso di videoconferenza solo quando un utente è connesso ad una rete LAN wireless. Il sistema MAM può limitare la capacità degli utenti nell'installazione di applicazioni non autorizzate sui propri dispositivi.

A più lungo termine, i responsabili IT devono essere consapevoli della continua convergenza dei servizi UCC in applicazioni personali. Se web conferencing, chat, voce e video sono sempre più integrati in una singola applicazione è più difficile il controllo di accesso. I responsabili IT dovrebbero operare con i loro fornitori per capire quali tipi di controlli si possono garantire (ad esempio, spegnendo il video) anche in un'applicazione mobile.

Man mano che cambiano ruoli, requisiti e tecnologie, i responsabili IT vorranno rivedere le loro politiche al fine di garantire le esigenze di sicurezza, prestazioni e costi con le necessità di business su flessibilità e innovazione.

Tratto da
"How to extend UC to the right mobile user" di Invin Lazar - SearchUnifiedCommunications

Ultimo aggiornamento Mercoledì 10 Luglio 2013 08:15